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Lavoro a "voucher"


Con la crisi economica che ha investito più o meno tutti i settori, si sono diffusi sempre di più i lavori occasionali che possono essere retribuiti tramite i buoni lavoro o voucher fino ad un massimo di € 7.000 all’anno.

In genere vengono utilizzati per prestazioni di baby sitting o dog sitting; lavori di giardinaggio, pulizie; organizzazione di fiere e manifestazioni sportive –culturali - caritatevoli; lavoro agricolo stagionale e lezioni private.

Ma come funzionano esattamente i voucher?

I voucher sono dei tagliandi il cui valore comprende l’aliquota per la gestione separata Inps , la quota a favore dell'Inail e un compenso all’Inps per la gestione del servizio.

Di fatto il valore che si riceve è inferiore al valore nominale del voucher. Ad esempio se ho un voucher di € 10, di fatto incasserò € 7,50 in quanto la differenza serve a coprire i servizi descritti precedentemente.

Al fine di evitare truffe, come per esempio per giustificare a posteriori la presenza di un lavoratore irregolare, l’azienda deve comunicare (tramite sms o email ) all’ Inps, che intende utilizzare questa forma di pagamento almeno 60 minuti prima dell'ora stabilita per l'inizio dell'attività lavorativa.

In caso di mancata comunicazione, sono previste sanzioni comprese tra i 400 euro e 2400 euro per ogni dipendente.

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