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Pensioni. Quale futuro?


In questi giorni si sta discutendo un nuovo provvedimento inerente alla pensione anticipata che prevede l’uscita dal mondo del lavoro fino a 3 anni di anticipo grazie a un prestito bancario che verrà poi ammortizzato in 20 anni con annessa copertura assicurativa (in caso di morte prima della scadenza del prestito) e detrazione fiscale. Meno anni di anticipo si chiedono, minore sarà l’indebitamento con la banca.

I destinatari di questa riforma sarebbero: nel 2017 i nati tra il 1951 e il 1953; nel 2018 i nati nel 1954 e nel 2019 i nati 1955. Il procedimento sarà differente a seconda di tre maxi-categorie: “uscite volontarie”, “disoccupati di lungo corso” + lavoratori con mansioni pesanti; lavoratori interessati in piani di ristrutturazione aziendale.

Alcuni calcoli stimano che il lavoratore si vedrebbe togliere dalla pensione una quota compresa fra il 10-15% per estinguere il proprio debito e ripagare gli interessi.

Nelle prossime settimane sono previsti altri incontri per approfondire il confronto su questa tematica delicata, come del resto tutto il tema delle pensioni.

Ogni anno che passa l’età pensionabile si allunga sempre di più e per i giovani di oggi le prospettive di andare in pensione non sono molto rosee.

Un fondo pensione complementare è una soluzione concreta per chi vuole garantirsi un futuro sereno. È possibile personalizzare il proprio piano previdenziale in base alle proprie esigenze oltre che beneficiare di deduzioni fiscali. Per maggiori informazioni contattaci!

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