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Come si organizzano gli italiani per le vacanze?


Da una recente indagine di Aviva e dell’istituto di ricerca Lorien Consulting emerge che gli italiani sono abbastanza preoccupati quando stanno per partire per le vacanze: il 19% degli italiani è in ansia all’idea che possa succedere qualcosa alla propria casa mentre è via., il 44%, invece, se ne preoccupa ma non ci pensa più una volta partito, soprattutto le donne. Gli uomini sono i meno angosciati, con il 42% che non si preoccupa affatto.

A impensierire sono principalmente i furti e i danni conseguenti all’intrusione (60%), più degli incidenti domestici (55%) e delle conseguenze di eventi atmosferici avversi (49%). Ciò che è certo è che le donne si preoccupano di gran lunga più degli uomini, con valori fino anche a dieci punti percentuali più alti.

Gli italiani sono soliti chiudere il rubinetto del gas (78%), quello dell’acqua (69% )ma solo il 46% stacca anche le prese degli elettrodomestici. Buttare la spazzatura è prassi quasi per tutti (82%) ma, a fronte del 26% che prima di partire addirittura “lascia la casa come un gioiello”, un italiano su 2 non svuota il freezer e non lava i panni sporchi.

C’è anche una piccola percentuale (3%) – uomini e donne grossomodo in egual misura – la cui partenza ricorda piuttosto una fuga: lascia la casa così come è.

Di solito la prevenzione punta sul “fai da te” lasciando le chiave di casa a persone fidate (46%). 1 italiano su 4 addirittura chiede ad amici o parenti di passare sistematicamente ad accendere la luce e aprire le persiane, così che non ci si accorga che non c’è nessuno a casa.

Il ricorso a sistemi d’allarme è segnalato dal 44% circa. Solo 3 su 10 circa si affidano all’assicurazione come strumento di tutela: in particolare, il 27% conta su una copertura sulla casa “tradizionale”, mentre una percentuale minima dichiara di aver scelto una soluzione assicurativa dotata di sensori anti-intrusione e per la rilevazione di fumo/allagamenti (4%).

Nel malaugurato caso in cui capitasse qualcosa alla propria abitazione mentre si è in vacanza, l’85% potrebbe contare sui vicini, ma è comunque alta la percentuale di quanti considererebbero le vacanze rovinate: solo il 7% non interromperebbe le vacanze per rientrare.

Louis Roussille, Marketing, Communication & Digital Director di Aviva in Italia, ha commentato: “Diversamente da quanto avviene nel mondo anglosassone, in Italia è ancora poco diffuso il ricorso all’assicurazione come strumento di tutela. Si pensa all’assicurazione come a qualcosa da attivare solo a seguito di un problema o di un danno. Ne è una riprova il fatto che le polizze sulla casa siano ancora poco diffuse, nonostante oggi esistano soluzioni a costi contenuti e che, potendo contare su dispositivi tecnologici come sensori di rilevazione antintrusione, anti fumo/allagamenti e collegate con centrali di controllo, possono permetterci di non correre rischi e non avere più pensieri. Soprattutto in vacanza”.

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